Il Libro genealogico rappresenta uno stumento fondamentale per all’attuazione di qualsiasi programma genetico sia che esso sia finalizzato al miglioramento genetico o alla conservazione della variabilità genetica.
La nascita dei primi Libri Genealogici avviene in Inghilterra e risale al XVIII° secolo; venne promossa dagli allevatori al fine di registrare le informazioni genealogiche dei soggetti appartenenti ad una particolare razza e/o specie.
L’ufficio Centrale del Libro Genealogico viene istituito nel 1962 presso l’Ispettorato Provinciale dell’Agricoltura di Udine in quanto interessava soltanto le provincie di Udine e Gorizia. Successivamente, nell’ottobre del 1965, in considerazione della espansione dell’allevamento della razza in altre provincie italiane, il Ministero dell’Agricoltura disponeva il trasferimento della sede del Libro dall’Ispettorato Agrario di Udine all’Ispettorato Compartimentale di Venezia”. Nonostante questa decisione fosse presa con l’assenso dell’Associazione Nazionale e nella convinzione che il provvedimento sarebbe tornato a tutto vantaggio della razza PRF nel mondo politico ed allevatoriale friulano scoppiò una forte polemica. In seguito, anche constatato il livello organizzativo raggiunto dall’Associazione di razza, il Ministero stesso dispose l’assegnazione a quest’ultima della gestione del Libro Genealogico. Tuttavia il trasferimento della gestione dell’Ufficio Centrale del Libro Genealogico all’ANAPRF diviene definitivo solo nel 1971 e nel 1986 all’ANAPRF.

Oggi, il disciplinare del Libro Genealogico è stato sostituito dal disciplinare del programma genetico approvato con DM n. 33536 dell’8 ottobre 2019. Questo, in virtù della nuova normativa del settore zootecnico, che con il Dlgs 52/2018 ha trasformato le associazioni di razza e/o specie in ENTI SELEZIONATORI il principio del loro riconoscimento ministeriale per poter operare con criteri di ufficialità; a questo deve poi seguire l’approvazione del programma genetico di cui sopra. Questa approvazione del programma genetico, di fatto sostituisce il concetto precedente di affidamento del Libro Genealogico da parte del Ministero. Non si tratta di un ridimensionamento dell’importanza del Libro Genealogico il quale si configura come uno degli strumenti necessari ai fini del programma genetico. L’ANAPRI è ad oggi l’unico ente selezionatore riconosciuto ad attuare un programma genetico sulla razza Pezzata Rossa Italiana.
Agli albori il Libro Genealogico era, a tutti gli effetti, un libro ove le genealogie venivano annotate in bella grafia. Risale agli anni ’80 l’utilizzo di supporti informatici per archiviare, gestire, e rendere fruibili in poco tempo un sempre maggior numero di informazioni; questa innovazione rappresentò, inoltre, un passo fondamentale per l’applicazione delle moderne procedure di valutazione genetica. Il primo computer acquistato dall’ANAPRI per la gestione delle genealogie è un IBM S34; grazie ad un lavoro immane, che dura alcuni anni, vengono inserite tur
re le informazioni genealogiche registrate sui supporti cartacei. Successivamente vengono create nuove funzionalità per l’inserimento e il controllo di altre informazioni come vendite, acquisti, nascite, macellazioni, prestazioni produttive, valutazioni morfologiche ecc., che obbligano alla sostituzione del primo computer con uno nuovo, sempre però di derivazione IBM.

Oggi è in atto una profonda riorganizzazione della gestione delle informazioni del Libro Genealogico, attraverso lo sviluppo di una piattaforma accessibile via Web, in fase di integrazione con la Banca Dati Nazionale del Sistema Veterinario. Una Banca Dati, quella del Libro Genealogico, la cui consultazione non è più solo limitata agli addetti ai lavori, ma è stata aperta anche agli stessi allevatori che possono consultare, anche attraverso sistemi mobile (cellulari, tablet). Rimane centrale il ruolo del Libro Genealogico per la stampa della documentazione necessaria ad attestare l’appartenenza di un soggetto alla razza Pezzata Rossa Italiana, come l’iscrizione degli allevamenti allo stesso Libro.